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F1 | GP Stati Uniti 2021: analisi prove libere e passo gara

Perez leader, davanti a Norris e alle Mercedes. Verstappen ottavo tra le Ferrari SF21 non brillanti. I ferraristi possono usufruire della Power Unit 065/6 aggiornata

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ANALISI PROVE LIBERE

Perez
ha ottenuto la miglior prestazione al termine della seconda sessione di prove libere che si è svolta nella tarda serata italiana presso il Circuit Of The Americas, sede del diciassettesimo appuntamento iridato dell'annata in corso. Il messicano della Red Bull ha fermato il cronometro sull'1:34.946, chiudendo in testa a una sessione di libere per la prima volta dal Gran Premio d'Azerbaijan a Baku ad inizio giugno. Il tempo del trentunenne di Guadalajara ha mostrato il buon progresso della RB16B dal turno mattutino a quello pomeridiano, a testimonianza del fatto che i tecnici hanno trovato un miglior bilanciamento generale e assetto della vettura anglo-austriaca.
In mattinata le monoposto di Milton Keynes avevano accusato un distacco di un secondo dalle rivali Mercedes. Inizia col piede giusto il fine settimana statunitense Norris, secondo a poco più di due decimi e mezzo dalla miglior prestazione di giornata. Solitamente la McLaren svolge sempre un programma di lavoro differenziato rispetto alle altre scuderie, tanto è vero che di rado si sono viste le MCL35M nelle posizioni di vertice della classifica. In questa circostanza, il ventunenne di Bristol ha mostrato subito il potenziale della vettura di Woking sulla pista nordamericana, confermato dalla quinta posizione del suo compagno di squadra Ricciardo.
Tra le due McLaren, si sono issate le Mercedes di Bottas e Hamilton, rispettivamente terzo e quarto. Il campione del mondo in carica aveva ottenuto il giro più veloce, 1:34.842, ma gli è stato cancellato per aver oltrepassato di pochi centimetri i limiti della pista all'uscita della curva 19. Nella prima sessione di prove libere, il duo del costruttore di Stoccarda aveva chiuso in testa alla graduatoria dei tempi, a testimonianza della spiccata competitività della W12 E Performance al Circuit Of The Americas.
La monoposto tedesca si è contraddistinta, sin dalle prime battute, per il perfetto bilanciamento aerodinamico e il set-up, già ottimale, del gruppo sospensivo per assorbire le asperità del tracciato dovute alle frequenti sconnessioni presenti lungo il tracciato di Austin. La Mercedes ha quindi trovato subito la quadratura del cerchio dal punto di vista tecnico con l'assetto meccanico relativo all'altezza da terra e alla calibrazione degli elementi sospensivi. Questa è una delle chiavi tecniche fondamentali per trovare la performance presso la pista statunitense.
Sesto tempo per Stroll, che porta provvisoriamente l'Aston Martin ai piani alti della classifica. Il canadese, reduce dall'ottima gara sul bagnato in Turchia chiusa in nona posizione, ha preceduto la prima delle Ferrari, quella di Leclerc, settimo. Il monegasco ha chiuso davanti al leader del mondiale Verstappen. L'olandese della Red Bull non ha effettuato la simulazione qualifica chiudendo ottavo la sessione pomeridiana. Max è stato frenato prima dal traffico nella fase di preparazione del giro lanciato e poi da un problema tecnico al cambio nella frenata della curva 12, dove è entrata la folle tre volte.
Situazioni che hanno mostrato un pilota un po' nervoso nel complesso ma che nella simulazione passo gara si è comunque dimostrato competitivo, chiudendo un long run di dieci giri con gomme medie con un ritmo medio in 1:41.3. Nona l'altra Ferrari, quella di Sainz. La vettura del Cavallino Rampante è una delle monoposto che di più soffre le sconnessioni dell'asfalto, come si può denotare dai continui sobbalzi tramite gli onboard camera. Il retrotreno della monoposto modenese diventa maggiormente instabile su tracciati che presentano dei bump come quello texano o come a Melbourne se si fosse gareggiato lì. In virtù di queste problematiche, gli ingegneri dovranno trovare il bandolo della matassa in ottica qualifiche cercando il giusto compromesso dal punto di vista degli assetti riguardanti la meccanica e le sospensioni, in modo da 'neutralizzare' le irregolarità della superficie stradale del COTA non perdendo terreno dal punto di vista cronometrico. 

Seppur la SF21 non sembra essere competitiva tanto quanto negli ultimi due appuntamenti a Sochi e Istanbul, da questo gran premio ambedue i piloti possono usufruire della Power Unit 065/6 aggiornata nella parte elettrica a partire dalla tappa russa. Secondo varie stime, il vantaggio in termini di cavalli acquisiti dovrebbe essere quantificabile in 16 CV, dei quali 8 sbloccati in Russia e i restanti otto nei restanti appuntamenti sino al termine della stagione. La novità tecnica più importante è nella batteria, che è stata rivoluzionata nel design, senza cambiarne la composizione chimica delle celle, e sarà quella che verrà montata sulla PU del 2022.
Il voltaggio è passato 400 a 800 Volt, il che consente anche una riduzione del peso del componente stesso e minori ingombri per quanto concerne i cavi e cablaggi nella componentistica interna. La batteria adesso è a stato solido e non più a ioni di litio a gel o liquido, una tecnologia innovativa che ancora non esiste nel dettore automotive delle vetture di serie. Oltretutto, l'innovativo Energy Store ha una velocità di carica e scarica più rapida e surriscalda di meno. Questa serie di fattori rappresentate dalla nuova concezione dell'ESS, dovrebbero consentire anche di utilizzare maggiormente le mapputure motore di potenza extra denominate 'K2-K1' e 'K1 Plus'.
Al Circuit Of The Americas la parte elettrica del propulsore ibrido è di fondamentale importanza, dato che nell'arco del giro l'MGU-K dovrebbe recuperare 3205 Kj dall'entalpia dei gas di scarico, mentre altri 1123 Kj arriveranno dall'apporto dell'MGU-H nella conversione dell'energia cinetica recuperata in frenata in energia elettrica. Sull'importanza del nuovo aggiornamento tecnico sulla PU italiana si è espresso Enrico Gualtieri, Head of Power Unit della Ferrari: "Sino adesso siamo molto entusiasti dei riscontri derivati dalla pista. È stato un lavoro molto duro e il merito è di tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto. Abbiamo cambiato la tecnologia, avvicinandoci al raddoppio (da 400 a 800 Volt) del voltaggio del sistema operativo della batteria. Ciascun elemento che costituisce l'Energy Recovery System è stato modificato per essere adeguato a questa nuova condizione operativa e trarre il massimo dall'efficienza della power unit". "La batteria è cambiata parecchio - ha proseguito l'ingegnere motorista - conservando però la stessa composizione chimica delle celle della versione antecedente. Ambedue i motogeneratori elettrici (MGU-K e MGU-H) sono stati cambiati di molto. C'è stata una profonda riprogettazione della componentistica e anche dell'elettronica di controllo. Si tratta di un notevole aggiornamento e di conseguenza quando porti in pista uno step evolutivo di questo livello, ti assicuri sempre di esserti preparato al meglio per svolgere le prove in pista. Per questo motivo è stato così importante per noi riuscire ad anticipare questo upgrade di un buon numero di GP. Gareggiando su tracciati differenti e in condizioni diverse, é molto importante per noi essere certi che andremo a definire la macchina 2022 di conseguenza" ha chiuso soddisfatto Gualtieri. Giovinazzi ha completato la classifica dei primi dieci col decimo tempo.

ANALISI PASSO GARA

Sainz (gomme soft): 1:41.886, 1:42.093, 1:41.961, 1:42.083, 1:42.598, 1:42.728, 1:42.907, 1:42.830.
Ritmo medio: 1:42.386.


Leclerc (gomme medie): 1:42.232, 1:41.926, 1:41.767, 1:42.208, 1:42.720, 1:43.001, 1:43.563, 1:42.992.
Ritmo medio: 1:42.551.

Hamilton (gomme medie): 1:40.970, 1:41.435, 1:40.701, box, outlap, 1:41.600. Ritmo medio: 1:41.177.

Bottas (gomme medie): 1:40.523, 1:41.249, 1:41.687, 1:41.669, 1:41.895.
Ritmo medio: 1:41.405.

Verstappen (gomme medie): 1:41.285, 1:41.452, 1:41.611, 1:41.710, 1:41.310.
Ritmo medio: 1:41.474.

Perez (gomme medie): 1:41.348, 1:41.557, 1:40.926, 1:40.915, 1:41.513, 1:41.842.
Ritmo medio: 1:41.350.

Vettel (gomme medie | gomme dure): 1:41.572, 1:42.003, 1:42.417, 1:42.301, 1:42.305, 1:42.688, 1:42.568, 1:42.721, 1:42.351, 1:42.821, 1:42.804 |1:41.952, 1:41.426, 1:41.609, 1:42.073, 1:41.816, 1:41.965, 1:41.724.
Ritmo medio gomme medie: 1:42.414.
Ritmo medio gomme dure: 1:41.795.

Stroll (gomme medie | gomme soft): 1:41.645, 1:41.993, 1:42.268, 1:42.196, 1:43.123, 1:42.714, 1:43.126, 1:43.029, 1:42.332, 1:42,401 | 1:41.519, 1:41.662, 1:43.441.
Ritmo medio gomme medie: 1:42.483.
Ritmo medio gomme dure: 1:42.207.

Ricciardo (gomme soft): 1:42.152, 1:42.084, 1:42.106, 1:41.853, 1:42.734.
Ritmo medio: 1:42.186.

Norris (gomme medie): 1:41.976, 1:42.035, 1:42.110, 1:42.150, 1:43.011, 1:42.752.
Ritmo medio: 1:42.339.

Alonso (gomme medie): 1:42.114, 1:42.073, 1:41.947, 1:42.235, 1:42.600, 1:42.223.
Ritmo medio: 1:42.199.

Ocon (gomme medie): 1:42.236, 1:42.435, 1:42.332, 1:41.954, 1:42.757, 1:42.784, 1:43.115.
Ritmo medio: 1:42.516.

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